Siete determinati a cercare il vostro primo lavoro o a cambiare la vostra posizione lavorativa che non vi sta dando le soddisfazione che vi aspettavate?
Avete mandato un sacco di curriculum ma non vi chiamano al colloquio?
Siete in crisi di identità e dubitate di voi?
Non è detto che sia così. Già è difficile trasferire le vostre capacità , attitudini e potenziale durante un colloquio, figurarsi con un curriculum.
Qui vogliamo darvi una serie di suggerimenti utili per approcciare al meglio la ricerca e selezione del personale.
Sommario
Prima di tutto, perchè mandare il curriculum
Primo punto importante: si può mandare un curriculum in risposta ad un’inserzione oppure come candidatura spontanea. C’è una sostanziale differenza.
D. Mando il CV a prescindere, mi interessa solo la sede di lavoro.
R. Non fatelo. Mai. Leggete attentamente gli annunci, specie adesso che pubblicando prevalentemente sul web non si è costretti ai limiti di spazio che i quotidiani impongono e gli annunci sono di solito più chiari. Se non c’entrate nulla con quello che è richiesto non mandate il curriculum in risposta all’annuncio, al limite prendete nota dell’indirizzo e mandatelo come candidatura spontanea. Se avete almeno il 50% di quanto richiesto e le basi per acquisire in fretta il restante mandate ma precisatelo nella lettera di accompagnamento.
D. Mando un curriculum standard sempre uguale?
R. No, Evidenziate e dettagliate le parti che sono attinenti alla richiesta, altrimenti perdete possibilità .
Lettera di Accompagnamento
D. Serve mettere la lettera di accompagnamento?
R. Sì, serve sempre e non è vero che non la legge nessuno. Viene trascurata se è inutile e banale, ma se è sensata valorizza il vostro CV e aiuta il selezionatore per le opportunità successive.
D. Cosa devo scrivere nella lettera?
R. Evidenziate ciò che è importante, quello che sapete fare bene. Ma anche quello che vorreste fare e quelli che sono i vostri vincoli (tempo, distanza, tipo di lavoro). Evitate di sbilanciarvi in autovalutazioni entusiastiche su competenze ‘trasversali tipo: sono un leader nato, adoro lavorare in squadra, sono una persona solare,..ecc…
D. Se non ho niente da dire lascio non la metto?
R. No, va sempre messo qualcosa, è una questione di educazione, di cura e di rispetto. Bastano anche due righe formali in cui si dice che si allega il CV per future esigenze/selezioni compatibili con il vostro percorso professionale. Se non si mette nulla, chi sta dall’altra parte interpreterà che: 1. state facendo un invio massificato; 2. non prestate attenzione e cura in ciò che fate, 3. non ve ne frega più di tanto. Prendetevi 3 minuti e scrivete qualcosa di sensato.
D. Errori comuni?
R. Sono i figli di quanto detto in precedenza. Se fate invii multipli o massivi, abbiate cura di gestire non solo i campi della stampa unione (chi non sa cosa sono, non ha il problema, ma chi li usa sa cosa vogliamo dire…) ma anche il contenuto. Lo stesso dicasi per chi copia-incolla a ripetizione. Se siete dei tecnici e scrivete ad una società di ricerca e selezione, evitate di scrivere “mando il mio CV per entrare a far parte della vostra struttura produttiva” e cose simili. Se il vostro profilo è¨ perfetto per la selezione queste cose non incidono, ma se siete nella media e fate questi svarioni il punteggio di partenza si abbassa.
II Curriculum
D. Il Formato Europeo del Curriculum va bene?.
R. A noi non piace molto. Porta ad essere sintetici in alcune cose e prolissi in altre. Inoltre porta ad una omogenizzazione dei candidati.
D. Ma come deve essere un buon curriculum?
R. Chiaro, ordinato e lineare. Parte anagrafica completa di tutti i riferimenti, poi parte scolastica con titoli e voti. (il titolo della tesi è sempre interessante), Quindi le esperienze professionali con indicato il periodo esatto ed in ordine temporale a partire dalla più recente. Chiudete poi con le competenze specifiche: lingue straniere, conoscenze informatiche e la formazione complementare.
D. Mi dicono che un curriculum efficace deve stare entro una pagina o al massimo due?
R. Se siete neo laureati/neo diplomati sicuramente è vero, se avete 15 di carriera alle spalle forse ci state stretti. Strutturatelo in modo ordinato e partite con i dati di base, poi arricchitelo come e dove serve. In tutti i casi i curriculum con 15 pagine che raccontano degli esami sostenuti e delle gite scolastiche sono da evitare. Come è da evitare il citare “Licenza Elementare” e “Licenza Media” nella parte degli studi (salvo che non si sia chiuso con la scuola dell’obbligo).
D. Mando sempre la foto, serve?
R. A noi no. E penso serva a pochi. Non ci sono motivi seri per fare valutazioni sulla base di una foto allegata. Non è opportuno stuzzicare leve psicologiche mettendo foto durante feste o eventi per dare l’idea di grande socialità . Non serve. evitate.
D. Come faccio a capire a chi sto mandando il curriculum?
R. La legge parla chiaro. Se l’annuncio viene da un agenzia per il lavoro devono sempre essere indicati gli estremi dell’autorizzazione ministeriale (occhio alla sigla, nel numero di autorizzazione ci sono anche delle lettere che identificano l’attività del soggetto: RS sta per ricerca e selezione, SG per somministrazione generalista- leggi Interinale e così via). Se invece l’annuncio è di un’azienda deve, sempre per legge essere chiara ed identificabile. Se non lo è (con le classiche caselle mail selezionedelmese@libero.it) l’editore è tenuto a darvi i riferimenti pena pesanti sanzioni.
D. Non metto mai i nomi delle aziende nel curriculum, faccio bene?
R. A nostro avviso fate male. Il paradosso è che per aver tutelata la privacy, anzi per evitare il rischio che il vostro CV finisca sotto lo sguardo del vostro datore di lavoro rischiate proprio questo. Oggi molte società fanno il cosidetto push massivo dei curriculum, e a volte non sempre viene colloquiato il candidato, quindi il rischio è tangibile. Inoltre rischiate di perdere tempo: se la vostra ex azienda sta cercando uno come voi, è ovvio che voi andate molto bene secondo il CV, ma poi quando fate il colloquio e salta fuori che avete da poco lasciato (e magari neanche troppo bene) quell’azienda, il selezionatore alzerà le braccia e “sarà per la prossima volta.”